70 anni di Repubblica: il discorso della Presidente del Comites di Monaco di Baviera

Sehr geehrter Generalkonsul Renato Cianfarani,

sehr geehrter Staatsminister Dr. Marcel Huber,

Sehr geehrte Mitbürger,

Verehrte Gäste,

Auch im Name des Comites von München, des Comites von Nürnberg und dessen Vorsitzende Frau Angela Ciliberto,

habe ich Heute Abend die Ehre Sie am Tag des 70. Geburtstages unserer Republik herzlich zu begrüßen.

Am 2.Juni 1946 wurden die italienischen Bürger zur Abstimmung gerufen worden, ob Italien weiter eine Monarchie bleiben sollte oder eine Demokratische Republik werden musste und dennoch zur Wahl der „Padri Costituenti“: das Verfassungsparlament.

Fast 90% der Italiener stimmten ab und entschieden sich mit deutlicher Mehrheit für die Republik.

Diese erstaunliche Partizipation zur Wahl blieb weiterhin so hoch, und zwar Jahrzehnte lang: genau gesagt, bis zum 1992, als die Teilnahme zur politischen Wahl auf 87% fiel. Die Italiener waren damals sehr hungrig von Demokratie!

Unser Republikpräsident, Sergio Mattarella, hat zum 100-jährigen Jubiläum des ersten Weltkrieges gesagt, dass der Frieden und nicht der Krieg uns Wachstum und Stabilität geschenkt hat, Öffnung und Brücken dienen al Schutz der Freiheit und der Demokratie und nicht Stilllegung oder Absperrung.

Heute sind wir da zur Ehre die Symbole der Nation, der Demokratie, der 70 Jahre-jungen Republik, der Verstorbenen Kämpfer für die Befreiung unseren Ländern.

Dennoch schauen wir in die Zukunft: eine Zukunft wo unsere Politiker die Verantwortung der Lebenspläne aller ihren Mitbürgern übernehmen müssen.

Freiheit ist Demokratie. Demokratie ist Partizipation, Partizipation ist Integration und Freiheit.

 

Libertà è Democrazia. Libertà è Partecipazione, Democrazia è Partecipazione. Partecipazione è Integrazione.

Democrazia è quando partecipano tutti.  E quel 2 giugno 1946 tutti parteciparono, per la prima volta. Quel giorno votarono per la prima volta anche le donne italiane!

Questo “tutti” deve allargarsi al nuovo collettivo e alla più ampia e variegata identità che la nostra società, giorno dopo giorno, accoglie e integra.

Integrazione non è un processo unidirezionale ma, come ogni processo osmotico, fa sì che l’ambiente ospite si modifichi a sua volta.

L’Italia conosce bene, in ogni propria regione, il significato di questa osmosi. Da queste evoluzioni sono nate l’armonia dei nostri beni artistici e culturali, cosi come la solidarietà e la coesione sociale che più spesso nelle occasioni straordinarie che nell’ordinarietà del quotidiano hanno segnato la storia del nostro Paese.

È la storia di ieri, dell’Italia che si rialza da un terremoto, da un’alluvione, da una voragine, dalla violenza e ripulisce le proprie città. È la storia di oggi: ce lo gridano mille voci dal Mediterraneo, da quel canale di Sicilia così sporco di sangue ma anche così ricco di cuore.

È una solidarietà che è stata in grado di dare una lezione ed una spinta all’Europa prima che le Istituzioni Europee e altri governi nazionali decidessero di agire e farsi carico di una sfida intrinsecamente europea e globale.

È allo steso tempo un monito alle Istituzioni e ai Governi che si succedono:

NON SIANO questo grande cuore e questa solidarietà la coperta troppo corta che copra le responsabilità di Istituzioni e Infrastrutture!

Ma torniamo al compleanno della nostra Repubblica, che festeggiamo alle porte di un voto molto importante: quello che domenica prossima verrà celebrato in molti comuni italiani, molti dei più importanti comuni italiani.

Votare e far votare indipendentemente dalle convinzioni politiche è il miglior modo di festeggiare questo compleanno.

Lo stesso vale per ogni tornata elettorale, ogni Referendum anche e soprattutto quelle che ci vedono coinvolti in prima persona anche come italiani all’estero. L’invito al non voto è a mio personale avviso, un delitto contro la Repubblica e contro le libertà democratiche.

70 anni dopo il primo grande referendum che avrebbe segnato i natali della nostra Repubblica e l’elezione dei nostri padri costituenti, verrà celebrato un altro importante referendum, il prossimo autunno, per modificare la nostra carta costituzionale.

Ognuno di noi avrà a proposito una propria personale opinione e ciascuna posizione merita di essere difesa. Il mio appello ai miei concittadini è tuttavia triplice:

–         Formatevi una opinione sul merito, leggendo i quesiti e discutendone nelle sedi appropriate

–         Preparatevi al voto assicurandovi che l’indirizzo depositato in consolato sia quello corretto

–         Aiutate, informando e invitando tutti i connazionali del vostro giro di amicizie e contatti a fare lo stesso.

Solo così la nostra bella e giovane Repubblica potrà crescere sotto la tutela vigile dei propri cittadini.

Buon Compleanno nostra amata Repubblica Italiana!

Alles Gute zum unseren Geburtstag!

 

Daniela Di Benedetto

Presidente del Comites di Monaco di Baviera

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