Cittadino Europeo

Cosa significa essere italiani all’estero? Per capirlo bisognerebbe forse dare un’occhiata ai seguenti articoli della Wikipedia:

“Italy” sulla Wikipedia

“Italians” sulla Wikipedia

Subito salta all’occhio che mentre l’Italia ha poco meno di 60 milioni di abitanti, gli Italiani sono in tutto dai 120 ai 140 milioni. È chiaro che, se si considerano gli “Italians”, l’orizzonte dell’italianità si estende notevolmente al di fuori degli angusti confini della nostra penisola. Si tratta ovviamente non di Italiani di nazionalità, ma semplicemente di origine o “di sangue”

Il motivo per cui tale orizzonte è così ampio è semplice ed è comune a tutti i fenomeni di migrazione e colonizzazione: il bisogno di spazio e risorse. Quando il territorio dello stivale non è più stato suffuciente a soddisfare i bisogni di una popolazione troppo cresciuta, qualcuno ha pensato bene di andarsene per trovare fortuna altrove.

È un destino che accomuna molti popoli: basti pensare a Inglesi, Portoghesi e Spagnoli, anche loro ben più numerosi delle popolazioni dei paesi d’origine. Questi 3 popoli, insieme in parte ai francesi, hanno avuto la fortuna di permeare con la propria cultura e lingua i luoghi occupati durante l’emigrazione, tant’è che inglese, spagnolo e portoghese, nelle varianti d’oltre atlantico sono tra le lingue più parlate al mondo. Noi purtroppo insieme ai Tedeschi (anche loro secondo la Wikipedia sono circa 160 milioni, quasi il doppio dei residenti nella Bundesrepublik), non abbiamo avuto la fortuna dei 3 sopra citati e ci siamo accontentati di essere ospiti in territori già occupati da altri. Siamo arrivati in ritardo!

Per i Britannici, gli Spagnoli e i Portoghesi è piuttosto facile mantenere uno scambio culturale costante con i propri cugini in giro per il mondo, la lingua è la stessa ed esistono delle organizzazioni internazionali di paesi che adottano lo stesso idioma come lingua ufficiale. Per noi non è così: lo scambio culturale tra i residenti in Italia e gli Italiani nel mondo è estremamente difficoltoso, col passare delle generazioni si perde completamente la comunicazione.

Quando si parla di scambio culturale si intende anche la capacità delle comunità espatriate di influenzare la madrepatria, di solito in maniera positiva. Da qui nasce il concetto di valorizzare gli Italiani all’estero. Si tratta di individui che dispongono del potenziale per influenzare positivamente il paese d’origine costituendo anche uno strumento per promuovere lo stesso nei paesi di residenza. Specialmente in questo periodo di turbolenze politiche e sociali, questo strumento può diventare estremamente utile.

Perchè sia veramente utile è necessario però un investimento teso a migliorare la comunicazione promuovendo la nostra lingua presso i residenti all’estero, onde evitare che le generazioni creciute fuori dall’italia perdano la facoltà di capire la madrepatria. Tale capacità di comprensione è necessaria per poterla aiutare e trarre essi stessi vantaggio da questa comunicazione.

Per questo motivo desidero, se eletta, impegnarmi perchè lo Stato Italiano promuova più efficacemente lo studio della lingua Italiana all’estero arrivando magari a costruire una rete di liecei italiani all’estero.