Provaci ancora Roland!

Le elezioni in Hessen sono andate come, purtroppo, dovevamo e potevamo aspettarci.

Da statistico quale sono dovrei mettermi a ragionare su numeri e percentuali. Io credo che abbia senso fino ad un certo punto.

L’SPD al minimo storico in Hessen,  paga l’anno di instabilità politica in cui il Land tedesco ha versato a causa delle scelte della Ypsilanti durante la campagna elettorale di un anno fa, le sue affermazioni e le sue scelte nel frangente dell’apparente vittoria elettorale, il ritardo con cui è avvenuto il suo ritiro.

In Italia errori di questo genere sarebbero stati dimenticati, in Germania invece l’instabilità fa paura e genera conseguenze. I tedeschi usano il voto come un’arma consapevole  e democraticamente memore.

L’Hessen si è stancato e non è andato a votare. Il 70% dei tedeschi in Hessen non ha espresso il proprio voto. L’SPD, storicamente ha sempre perso voti in modo più che  proporzionale rispetto all’astensionismo.  Ergo: se l’astensionismo aumenta, le percentuali dell’SPD crollano e trovano un nuovo minimo storico.

I Linke per la prima volta nella loro breve storia, riscontrano una percentuale (di pochissimo) inferiore rispetto alla tornata elettorale precedente, comunque non crescono.

In un momento storico in cui la crisi dovrebbe portare gli elettori a desiderare più stato sociale, più sinistra, più socialdemocrazia (lo diceva Muenterfering nel corso della campagna elettorale bavarese in Settembre),  in Hessen i voti si spostano a destra.

I veri vincitori sono FDP e Verdi. I loro elettori sono andati tutti a votare e molto probabilmente hanno anche guadagnato qualche voto dell’SPD.

La CDU è stabile. Si, ma stabile dove? Stabile alla percentuale della sconfitta di un anno fa. Il gradimento della CDU rimane lo stesso: basso rispetto al passato.

Dispiace per Thorsten-David Schäfer-Gümbel, che ha condotto, nei limiti del possibile, una bella campagna elettorale, all’insegna della comunicazione e dell’innovazione.

Torna Koch?? Macchè…lui rimane dov’è. Da domani torneremo a leggere sui giornali le sue sparate razziste.

Le elezioni nei Laendern tedeschi rivelano ultimamente risultati a dir poco singolari. In Baviera ci siamo ritrovati un Ministerpraesident che nessuno ha votato. L’Hessen se ne becca uno per aver votato in maggioranza CDU ed FDP, che in realtà non piace a nessuno.

Koch non lo vuole proprio nessuno…ma in Germania i partiti vanno al di là dei personalismi, nel bene e nel male.

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